Il counselling o sostegno psicologico individuale prende in esame la persona nella sua univoca dinamicità di processi di pensiero ed emozionali.
Ognuno di noi attraversa periodi di vita che vive come crisi, nei quali soffre emotivamente con smarrimento, pur senza sviluppare una vera e propria patologia, ma senza riuscire a dare un nome a ciò che prova.
Io sono solita utilizzare la metafora della “stampella”: il counselling con uno psicologo è un po’ come utilizzare le stampelle quando ci rompiamo, ad esempio, una caviglia. Delle stampelle ne abbiamo bisogno inizialmente per poter camminare, altrimenti non saremmo in grado di muoverci. Poi, man mano che l’osso si rinsalda e facciamo fisioterapia, possiamo mettere da parte le stampelle e camminare nuovamente con le nostre gambe.
Così funziona il sostegno psicologico, che deve essere visto come un supporto momentaneo, anche una tantum, proprio nel momento in cui avvertiamo un disagio nel corso della nostra esistenza
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